Tirtha: i punti di passaggio

Alcuni luoghi sono più sacri di altri, e questo è ciò che li rende un nodo nei percorsi dei pellegrinaggi. In India si chiamano “tirtha”, che significa guado o attraversamento. Come li interpreta il Fengshui?

 

Un luogo di potere è uno in cui puoi “attraversare” cioè passare dalla realtà ordinaria ad altre dimensioni. Un “tirtha” rende questo possibile perché è un nodo, o intersezione, nella rete della creazione, attraverso il quale viene tirato un numero particolarmente elevato di fili. Ogni filo è un’altra prospettiva sul tutto, quindi un luogo sacro può collegarci a molti livelli della realtà suprema (da “Travels through sacred India” di Roger Housden).

Tirtha: i punti di passaggio

Ipotesi di nodi energetici terrestri

Varanasi è un “tirtha” molto potente e la millenaria tradizione di questa città sacra è un esempio per il Feng Shui molto prezioso, in quanto la sua posizione geografica può essere analizzata per trarre utili insegnamenti sul come la morfologia del territorio possa influenzare la storia e lo sviluppo di un centro abitato, in questo caso di grande importanza religiosa non solo per l’India ma per l’intero pianeta.

Tirtha: i punti di passaggio

Vista notturna dei ghat sul Gange a Varanasi

Varanasi o Benares è una delle più antiche città non solo dell’India ma del mondo intero, si stima la sua fondazione risalga ad almeno 3500 anni fa. Si trova alla confluenza di due fiumi, il Varuna e l’Asi, con il Gange, che proprio qui rallenta il suo corso formando delle anse tra cui la più famosa è la riva sinistra dove si trovano numerosissimi “ghat”, rampe di pietra che consentono le immersioni sacre e dove secondo la religione induista è possibile sfuggire al “samsara”, la catena infinita di morti e rinascite.

Tirtha: i punti di passaggio

Cremazioni a Benares

Indubbiamente se milioni di induisti sono andati a morire a Benares, questo è stato un fattore di induzione energetica molto potente per la creazione di un “tirtha” forse unico al mondo, un passaggio al “Underworld” che può essere spiegato secondo il Feng Shui. Come?

Varanasi si trova al centro dell’unica grande pianura alluvionale dell’India posta a sud dell’Himalaya e a nord del grande blocco (craton) di antichissimi materiali geologici  che costituiscono gran parte della penisola indiana e che fanno da barriera allo scorrere dei fiumi che scendono dalla catena montuosa verso sud. Questo è il motivo per cui il Gange piega verso est e poi sfocia in mare dove non trova più ostacoli e cioè nella piana alluvionale del golfo di Dacca.

Tirtha: i punti di passaggio

Mappa morfologica dell’India nella zona di Varanasi

La posizione di Varanasi è pertanto collegata alla energia acqua, estremamente potente, che sgorga dalla catena più alta del mondo e fluisce lentamente nella pianura dell’Utter Pradesh, frenando ulteriormente sulla grande ansa che inverte la direzione del Ganga verso nord, come se volesse ritornare alle origini. Inoltre Benares non può fare riferimento alla classica protezione a ferro di cavallo con i rilievi che proteggono il fluire dell’acqua tutto intorno allo Xue (=nido o tana del Drago) tranne che a sud. Invece Varanasi è circondata dall’acqua e ne consegue pertanto un dominio assoluto della sua energia, che spiega il grandissimo sviluppo spirituale del sito e la sua connessione profonda con l’al di là.

Tirtha: i punti di passaggio

L’ansa del Ganga a Varanasi

Possiamo quindi affermare che il Qi di Varanasi è costituito da un potentissimo Drago d’Acqua che trae la sua origine dai Draghi di Montagna dell’Himalaya, lontani circa 400km dalla città. Un ciclo unico al mondo che consente da una parte di essere estremamente vicini al Cielo grazie alle vette che superano gli ottomila metri e dall’altra permette di raggiungere le viscere della Terra grazie alle Vene del Drago-Ganga.

Tirtha: i punti di passaggio

Lo spirito sulle vette dell’Himalaya

Tirtha: i punti di passaggio

Tramonto sul Gange a Benares